L’essenziale è invisibile agli occhi

L’Associazione “Comunità Emmaus” promuove diversi servizi rivolti a varie forme di disagio e di fragilità sociale nel campo delle tossicodipendenze, dell’HIV/AIDS e delle fragilità familiari. L’obiettivo di fondo di tutti gli interventi è accompagnare le persone alla riscoperta e riattivazione delle risorse presenti in ogni individuo, anche nelle situazioni più complesse e difficili, e condurre a percorsi di progressiva autonomia. Precondizione indispensabile per questo processo è la rielaborazione condivisa della propria storia: si tratta di rileggere i vissuti personali, anche quelli più dolorosi, riuscire a comunicarli agli altri e a darvi un senso, per poter andare oltre. Il progetto si è basato sull’utilizzo, a fianco di pratiche educative tradizionali, di strumenti nuovi e sperimentali per la narrazione di sé. Sono stati realizzati 9 percorsi di arte-terapia e di animazione teatrale in 5 diverse unità operative (Comunità Emmaus struttura terapeutica per tossicodipendenti, Casa Raphael e Casa San Michele strutture residenziali per malati di AIDS, Centro Diurno “Casa Chiara” per minori, Progetto “Vivere al Sole” per bambini e adolescenti sieropositivi).

L’idea era di offrire una gamma di proposte diversificate, adattate ai vari contesti educativi dell’Associazione e caratterizzate dalla sperimentazione di laboratori espressivi e di tecniche di animazione corporea, teatrale e arte-terapeutiche.

Gli obiettivi specifici di ciascun laboratorio hanno tenuto conto delle esigenze delle persone di diverse fasce di età, delle problematiche di fondo di ciascun gruppo di utenza e dei bisogni particolari individuati con l’équipe degli educatori impegnate in ciascun servizio. Si riteneva che in questo modo fosse possibile favorire l’emersione e la condivisione delle biografie personali e migliorare l’efficacia dei percorso di presa in cura da parte delle diverse équipe educative impegnate nei vari servizi. Il progetto ha avuito la durata di 16 mesi, dal 1 giugno 2009 al 30 settembre 2010.

Il Progetto “L’essenziale è invisibile agli occhi” è stato finanziato da risorse interne dell’Associazione “Comunità Emmaus” e da un bando del 2009 della Fondazione della Comunità Bergamasca.

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