#cHIVuoleconoscere premiato al Community Award di Gilead

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Il 15 ottobre 2019, l’Associazione Comunità Emmaus ha ricevuto durante la cerimonia di premiazione il riconoscimento del Community Award di Gilead Sciences, riservato ai migliori progetti delle associazioni che in Italia sostengono le persone con HIV e la lotta al virus e allo stigma.

Di seguito il comunicato stampa congiunto di Gilead e dell’Associazione.

Un premio all’Associazione Comunità Emmaus di Bergamo

Dalla creatività di 1.000 studenti parte l’iniziativa di Comunità Emmaus contro l’HIV. Verrà realizzata grazie al Community Award Program di Gilead Sciences, in collaborazione con il Comune di Bergamo, le istituzioni e le associazioni cittadine impegnate nella lotta al virus.

Milano, 15 ottobre 2019 – #cHIVuoleconoscere. E’ l’hashtag che dà il nome ad un originale progetto che a Bergamo si propone di sensibilizzare sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce dell’infezione da HIV e sulla lotta allo stigma. Un’iniziativa che coinvolgerà le nuove generazioni per raggiungere tutta la popolazione.

Promosso dall’Associazione Comunità Emmaus, il progetto verrà realizzato grazie al finanziamento ottenuto al Community Award Program, Bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences per selezionare e premiare i migliori progetti di assistenza e supporto al paziente presentati da Associazioni pazienti e Organizzazioni no profit del Paese.

Secondo l’Agenzia della Tutela della salute di Bergamo, nella città sono note circa 3.000 persone con HIV mentre i nuovi casi oscillano attorno agli 80-100 all’anno. In generale, la situazione è statica da diversi anni. Ma il c.d. “sommerso” (chi non sa di avere contratto l’infezione) e il ritardo nella diagnosi portano ad ipotizzare che siano almeno 300 le persone infette e non consapevoli di esserlo non avendo mai effettuato il test.

All’origine di questa situazione vi è la mancanza di una corretta educazione alla prevenzione e all’esecuzione del test dopo aver avuto comportamenti a rischio. E’ un problema diffuso, soprattutto tra i giovani ma anche gli adulti dimostrano uno scarso grado di informazione. La causa principale è il silenzio calato sul tema HIV/AIDS dopo gli anni novanta, quando la malattia da mortale è diventata cronica grazie alla scoperta di nuovi farmaci.

Obiettivo di #cHIVuoleconoscere è accrescere presso giovani e adulti una maggior consapevolezza sul rischio di trasmissione dell’infezione e sul ricorso al test per rendere più rapida la formulazione di nuove diagnosi. La diagnosi precoce permette infatti il tempestivo inizio delle terapie che oggi, grazie alla loro elevata efficacia, consentono una buona qualità di vita e, se assunte e monitorate correttamente, annullano la possibilità di trasmettere l’infezione ad altre persone.

Protagonisti del progetto saranno i giovani. L’obiettivo è coinvolgere 1.000 studenti di almeno 10 scuole superiori di Bergamo e provincia (50 classi in totale), la cui creatività verrà stimolata per generare strumenti di sensibilizzazione prima per i coetanei e poi per gli adulti.

Si partirà con un’attività di formazione da parte di esperti rivolta a docenti e studenti delle scuole selezionate. Verranno offerti spunti, materiali e contenuti che docenti e studenti saranno chiamati a utilizzare per la realizzazione di elaborati di natura letteraria, musicale, pittorica, multimediale o grafica. Gli elaborati saranno oggetto di mostre o iniziative di sensibilizzazione all’interno degli istituti, così da creare già una prima ricaduta informativa e di sensibilizzazione sulla stessa popolazione studentesca. Una giuria composta da esperti valuterà gli elaborati proposti selezionando e premiando i più meritevoli che verranno utilizzati per la campagna di sensibilizzazione rivolta alla popolazione. Gli elaborati verranno infatti diffusi attraverso la rete e i canali social, saranno utilizzati per la realizzazione di manifesti e locandine da affiggere in luoghi pubblici e in contesti particolari, come gli ambulatori medici. Saranno infine oggetto di una mostra itinerante nelle scuole e nei luoghi di aggregazione e di ritrovo. Contemporaneamente alla campagna, verrà promosso l’accesso al test gratuito offerto dalle strutture sanitarie bergamasche (ATS Bergamo e ASST Papa Giovanni XXIII), dal Checkpoint della città di prossima apertura e presso una postazione mobile gestita in collaborazione con Arcigay Bergamo Cives e Croce Rossa -Comitato di Bergamo.

La campagna di sensibilizzazione verrà svolta in collaborazione con il Comune di Bergamo insieme alle istituzioni e alle associazioni della città che si occupano di lotta all’HIV. Una grande alleanza che si inserisce all’interno di Fast Track Cities, iniziativa che unisce in un solo network le città del mondo impegnate nella lotta all’HIV e alla discriminazione di chi ne è colpito. Il Comune di Bergamo vi ha aderito lo scorso marzo come seconda città dopo Milano con il supporto di tutte le istituzioni e le associazioni bergamasche che prenderanno parte, con l’Associazione Comunità Emmaus, a #cHIVuoleconoscere.

E’ con grande piacere che riceviamo questo premio – spiega Paolo Meli, psicopedagogista e responsabile del progetto – È un riconoscimento del costante impegno della Comunità Emmaus nella sensibilizzazione, informazione e formazione della società sul tema dell’HIV/AIDS, con un occhio di riguardo verso le giovani generazioni. E’ un impegno che riteniamo parte integrante del lavoro che svolgiamo accanto alle persone con HIV, anche quelle più̀ fragili, nelle nostre Case Alloggio e attraverso i servizi di ascolto e di auto-aiuto. Questo progetto darà un contributo importante alle azioni previste dalla rete di Bergamo Fast-track City e alla collaborazione tra le istituzioni locali e le organizzazioni di volontariato”.

Il progetto dell’Associazione Comunità Emmaus è stato selezionato dalla Commissione Giudicatrice del Community Award, composta da Giorgio Fiorentini, Professore Associato in Management delle Imprese Sociali-Università Bocconi e Simona Seravesi, Esperta di programmi di salute pubblica nei paesi in via di sviluppo, per la sua unicità e per la sua replicabilità. La scelta del progetto dell’Associazione Comunità Emmaus è avvenuta tra i 35 presentati da altrettante Associazioni pazienti e Organizzazioni No Profit, insieme al progetto dell’Associazione ne sono stati premiati altri 17.

Community Award Program

Il Community Award Program è arrivato quest’anno alla sua 8a edizione. Con questo Bando vengono selezionati e premiati i migliori progetti proposti da Associazioni pazienti e più in generale da Organizzazioni No Profit italiane che, secondo il giudizio di una Commissione giudicatrice indipendente, dimostrino di avere ricadute positive sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica  delle persone affette da HIV, patologie del fegato e oncoematologiche. Negli otto anni del Bando sono stati presentati 221 progetti e le Commissioni Giudicatrici di ogni Edizione ne hanno selezionati e premiati in totale 95, 18 solo quest’anno. 4 i criteri con cui vengono valutati i progetti: 1.contenuto, 2.obiettivi e fattibilità, 3.originalità e innovatività, 4.esperienza del proponente nell‘ambito tematico del progetto. Nel corso degli 8 anni sono stati assegnati oltre 2.200.000 euro, di cui più di 640.000 quest’anno. Per saperne di più clicca qui

 Gilead Sciences

Gilead Sciences è una società biofarmaceutica basata sulla ricerca e impegnata nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di farmaci innovativi per patologie molto gravi che ancora affliggono l’umanità. Le aree terapeutiche sulle quali ci concentriamo comprendono HIV/AIDS, malattie epatiche, ematologia e oncologia, malattie infiammatorie e respiratorie. Gilead è presente in Italia dal 2000 e collabora attivamente con i partner istituzionali, scientifici, accademici, industriali e delle comunità locali per sviluppare e rendere

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